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Sant'Antonio
La Chiesa di S. Antonio alla Motta sorge nell'omonima piazza, sede (fin dall'anno 1000) del mercato di Varese e del tribunale dei conti del Seprio. La Chiesa attuale, che risulta essere un ampliamento della Cappella e dell'Oratorio della Confraternita di S. Antonio, è stata costruita a partire dal 1593 da Giuseppe Bernascone. Durante la costruzione si dovette far fronte a un problema architettonico: tradizionalmente, l'altare di una chiesa è rivolto ad est (dove sorge il Sole, simbolo di Cristo) ma la piazza della Motta ha una pendenza orientata in modo tale che, per ottemperare a questa disposizione, si sarebbe dovuta costruire la chiesa inclinata su un fianco. La soluzione a questo problema fu trovata costruendo la chiesa orientata come noi la vediamo (nord-sud) ma l'altare maggiore fu posto ad est (ed è quello che si trova alla sinistra di chi entra); su questo altare, ricco di decorazioni marmoree, spicca il T (Tau) in lapislazzuli, simbolo di S. Antonio. Sopra il tabernacolo, un dipinto a olio raffigurante l'Adorazione dei Magi (anonimo, fine sec. XVI - sec. XVII). Secondo la Cronaca Adamollo - Grossi, nel 1606 si diede inizio alla cupola della chiesa e nel 1619 si gettarono le fondamenta del campanile. Il bellissimo coro in legno fu scolpito nel 1604 da Marco Antonio Bernasconi e all'incirca allo stesso periodo risale la statua in legno dipinto del Santo, scolpita probabilmente da Sessa da Velate. L'interno fu affrescato nel 1756 da Giuseppe Baroffio con un grandioso dipinto architettonico di grande effetto che crea l'illusione di parapetti, balconate, cupole e colonnati; gli affreschi della volta della navata e del coro (Gloria di S. Antonio e Esaltazione della Croce) sono del Rochelli. Sulla controfacciata osserviamo un quadro a olio di G. Lanfranco (circa 1610) raffigurante la Madonna con il Bambino, S. Giuseppe e S. Carlo. Le quattro statue in terracotta raffiguranti gli anacoreti S. Onofrio (Anacoreta in Egitto recita l'iscrizione), S. Paolo (Primus Eremita), S. Macario (Abate in Egitto) e S. Ilarione (Abate in Tebaide) sono attribuite a Francesco Silva e sono state realizzate tra il 1613 e il 1623. Sopra il confessionale in legno intagliato (sec. XVII) troviamo un olio su tela raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Agostino e Marta (G. B. Trotti, 1583) e collocato qui nel 1967 dalla Basilica di S. Vittore. Nella navata, a destra, una piccola tela raffigurante la Madonna con il Bambino (anonimo, sec. XVII). Festa di S. Antonio 16 - 17 gennaio. ORARI S. MESSE - DOMENICA E FESTIVI - ore 10.30 - ore 12.00 La chiesa rimane aperta per la preghiera personale e le visite durante la settimana, dal lunedì al sabato, dalle 9.30 alle 11.30. |