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Il Campanile

Di fianco alla Basilica la Torre Campanaria, detta anche “del Bernascone”, che si alza maestosamente di fianco alla Basilica di San Vittore. Con i suoi quasi ottanta metri di altezza, e la base quadrata di metri 10,85 per lato, la Torre è un notevole monumento architettonico, testimonianza esemplare del tardo manierismo imposto nella diocesi milanese dai Borromei.
I lavori di costruzione cominciarono nel 1617 e - dopo una lunga sosta - ripresero nel 1688, su disegno dell'architetto Giuseppe Bernasconi, e procedettero fino alla base della guglia; nel 1773, il campanile fu ultimato, con l’innalzamento della guglia, su disegno dei pittori Giulio e Giuseppe Baroffio, che vollero riformare questa parte, portandola a maggiore altezza di quella del primitivo disegno del Bernasconi.
Nel campanile si sale per una scala di pietra, che ha 230 gradini, e reca allo spazioso piano delle campane, che sono otto: il campanone ha un diametro di 178 centimetri e venne fusa nel 1825 nella officina Bizzozero. Per una scala a chiocciola si ascende alla sala che vi sta sopra; da qui si esce sul largo terrazzo, che offre un panorama stupendo e variegato. Il Iato esterno del Campanile verso il sud, conserva le tracce di molte palle di cannone: sono quelle fatte sparar dal generale austriaco Urban, nel 1859, per “punire” la Torre di aver suonato a festa i suoi bronzi, quando in Varese entravano, vittoriosi e liberatori, i Garibaldini.