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Articolo 06/05/2012

VITTORE MARTIRE E PATRONO


Oggi si celebra in modo solenne la festività di S. Vittore Martire, patrono di Varese (la festa liturgica sarà celebrata martedì prossimo), con una serie di iniziative organizzate dalla "Famiglia Bosina" che, tra l'altro, consegna in Comune il prestigioso riconoscimento della "Girometta d'Oro", prima della S. Messa in Basilica alle 11,30.
Quest'anno la festa di cade in un momento difficile di cui tutti vediamo i segni e sperimentiamo le conseguenze: in particolare anche a Varese, anche nella nostra provincia - come, del resto, in tantissime altre parti d'Italia - preoccupa seriamente la questione del lavoro. Martedì scorso abbiamo celebrato la Festa del Lavoro, un elemento essenziale per la vita di ogni uomo e di ogni donna non solo perché (come dice il proverbio) "chi non lavora non mangia", ma anche e soprattutto perché senza un lavoro le persone si sentono inutili, capiscono che manca una dimensione fondamentale della vita che permette di essere utili a noi e agli altri. Con gravi conseguenze di depressione, di scoraggiamento e di delusione.
Per questo l'Arcivescovo Scola ha rilanciato il "Fondo Famiglia-Lavoro", costituito dal card. Tettamanzi per dare qualche aiuto a famiglie in difficoltà a causa della mancanza o della riduzione del lavoro e si stanno studiando le iniziative che, a questo proposito, potranno essere prese anche nella nostra città e nella nostra zona: si tratta, però, soltanto di una goccia nel mare e senza una vera ripresa dell'occupazione i tempi si prospettano tristi per tutti.
S. Vittore martire, che non ha ceduto neanche di fronte alla morte, invita a non perdere la fiducia, la speranza e soprattutto la convinzione che questo non è solo il problema di alcuni, ma un problema di tutti al quale ciascuno è chiamato a dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia.
Ma questa festa di S. Vittore cade in un momento particolare per la Chiesa di Milano, a meno di un mese dall'incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno e che si concluderà con una celebrazione presieduta da Benedetto XVI all'aeroporto di Bresso.
Questo avvenimento sollecita, quindi, anche nella festa della nostra comunità, a prendere innanzitutto coscienza del valore fondamentale della famiglia per l'esistenza di tutti non solo perché è il luogo dove la vita si genera, ma anche perché è il luogo educativo dove la vita cresce fino alla piena maturazione dell'uomo e del cristiano. Tra l'altro, fino a mercoledì è esposta in Basilica l'icona in mosaico che rappresenta la Sacra Famiglia, realizzata dall'artista Marko Rupnik, simbolo di questo incontro mondiale: questa icona, che sarà presente in tutti i luoghi significativi dell'appuntamento, dice un legame profondo con tante famiglie del mondo che verranno all'incontro.
In secondo luogo, la presenza del Papa nella nostra Chiesa milanese è un'ulteriore sollecitazione a stringersi intorno a lui sia fisicamente nella celebrazione di Bresso, sia spiritualmente, riconoscendo in lui un punto di riferimento sicuro in un ambiente e in una cultura confusi e frammentati.
Preghiamo, quindi, S. Vittore per noi, per la nostra città, ma anche per lui e per il servizio che, con la sua presenza e il suo magistero, rende alla Chiesa e al mondo.

mons. Gilberto Donnini