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Articolo 06/06/2010
A conclusione della commedia presentata dal gruppo teatrale della Famiglia Bosina nel cortile d'onore di Palazzo Estense ed organizzata dai "Monelli della Motta" in collaborazione con l'Associazione Varese Vive con una simpatica manifestazione è stato salutato Angelo Monti, come ampiamente riferito nei giorni scorsi, che ha lasciato la presidenza dei "Monelli" dopo trent'anni di intenso servizio.
Angelo Monti, notissimo in tutta la realtà cittadina non solo come Presidente dei "Monelli della Motta" ma anche come sostenitore e organizzatore di moltissime iniziative, merita tutta la nostra riconoscenza: è il motivo di queste righe che non vogliono essere tanto un panegirico per la persona, quanto piuttosto riconoscere uno stile, un modo di comunicarsi e di essere nella città, di cui forse si sta perdendo lo stampo.
Cattolico convinto - come, del resto, lo era suo padre e la sua famiglia - non ha mai nascosto o dissimulato la sua appartenenza in qualsiasi iniziativa (e sono tante) abbia intrapreso, compreso quella dell'impegno sociale e politico. Ma oggi vogliamo ricordarlo, in particolare, per l'impegno all'interno di una Associazione (quella dei "Monelli della Motta") che lo ha visto animatore instancabile e convinto di molte iniziative: tra queste la comunità cristiana non può dimenticare l'attenzione sempre rivolta verso la chiesa di S. Antonio Abate, ma da tutti conosciuta, appunto, come S. Antonio alla Motta. Anche nel recentissimo restauro i "Monelli", sostenuti e incoraggiati da Angelo Monti - che, in una lastra d'argento che gli è stata consegnata in segno di riconoscenza, è stato nominato "Gran Monello" - hanno lasciato traccia con un nuovo organo a canne e con le molte manifestazioni che l'hanno accompagnato.
Ma, al di là delle singole iniziative e della riconoscenza che per ciascuna è dovuta a piccoli e grandi "Monelli", sembra importante sottolineare il modo con cui ogni impegno è stato portato avanti, un modo, uno stile che vogliamo riassumere in una parola: entusiasmo. L'entusiasmo di chi è convinto di portare avanti un'opera buona; l'entusiasmo, la passione di chi sa far convergere su quest'opera l'interesse e la collaborazione di molti, proprio perché, quando c'è, risulta contagioso, e si trasmette agli altri.
L'entusiasmo di chi ama la sua città e ne fa un autentico "animatore" perché lì è nato e ha vissuto; di chi, pur vedendo i difetti, sa coglierne i valori e li vuole potenziare per rendere la "sua" città più bella, più interessante, più accogliente nei confronti di tutti.
Un entusiasmo che qualche volta induceva i suoi amici a proporre un colpo di freno, ma che, comunque, dice lo spirito che lo ha contraddistinto in una Associazione come quella dei "Monelli", come anche nel lavoro alla Camera di Commercio. L'entusiasmo di chiunque voglia impegnarsi seriamente nella famiglia come nella società: nella vita, insomma, che altrimenti rischia di essere vuota e inconcludente.
Ringraziamo di tutto i "Monelli" e il loro Presidente: adesso il testimone passa a Giuseppe Redaelli che conosciamo già impegnato nella realtà cittadina, anche lui sulle orme del padre, Ernesto.
Al Gran Monello, quindi, la nostra riconoscenza e a Giuseppe i nostri auguri.
mons. Gilberto Donnini