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Articolo 12/10/2008

IN PRINCIPIO LA PAROLA


"In principio la Parola" è il titolo della seconda lettera pastorale pubblicata dal card Martini nell'anno pastorale 1981-1982, per sottolineare la fondamentale importanza della Parola di Dio nella vita del credente. In profonda sintonia con questa intuizione, "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa" è il titolo del Sinodo dei Vescovi che si è aperto domenica scorsa a Roma e che, quindi, richiama nuovamente l'attenzione non solo della nostra diocesi, ma di tutta la Chiesa sulla necessità che il cristiano alimenti la sua vita di fede, attinga motivi di speranza e sorregga il suo impegno di carità proprio con l'acqua viva che sgorga dalla Parola di Dio che ci giunge attraverso la Bibbia e la tradizione della Chiesa.
Proprio per ribadire questa convinzione, il Sinodo si è aperto in coincidenza con la lettura continua ed integrale della Bibbia che si è tenuta nella chiesa di S. Croce in Gerusalemme a Roma e che ha visto come primo lettore il Papa stesso: un evento che nei media ha avuto sicuramente più spazio dell'apertura del Sinodo, ma che deve essere letto in sintonia con questa importante assemblea che, attraverso i suoi rappresentanti, vede impegnata tutta la Chiesa. Infatti la parola "Sinodo" in greco significa "camminare insieme" e questo ritrovarsi per percorre un cammino comune dice la realtà profonda di questo avvenimento che, come ha spiegato Giovanni Paolo II, è "espressione particolarmente fruttuosa e strumento della collegialità episcopale": luogo di incontro tra i vescovi, attorno e con il Papa, per lo scambio di informazioni e di esperienze, per la ricerca comune di soluzioni pastorali.
Soluzioni pastorali valide che, però, non possono essere trovate se non a partire dalla rivelazione, dall'annuncio e dalla riflessione sulla Parola di Dio, cioè se non a partire dalla necessità - come scriveva il cardinale Martini - "che la Parola di Dio compia la sua corsa e sia glorificata (2 Tess 3,1) e il tesoro della rivelazione, affidato alla Chiesa, riempia sempre più il cuore degli uomini".
Già il fatto stesso che un Sinodo dei vescovi si interroghi su questo tema, richiama l'attenzione di ogni comunità cristiana - ma anche di ogni uomo e di ogni donna che ricerchi un senso per la sua vita - a fare di questa Parola, che non è prima di tutto la parola scritta ma la persona stessa di Gesù, ("la Parola piena e definitiva, l'uomo perfettamente realizzato" come scriveva il card. Martini) un fondamento su cui costruire l'esistenza.
Bruno Maggioni (uno dei biblisti italiani più noti ed apprezzati che insegna Sacra Scrittura nel Seminario di Como e che terrà una serie di incontri, a partire da giovedì 23 ottobre, anche a Masnago nella nostra città), in una intervista al quotidiano "Avvenire" di domenica scorsa, diceva: "Io credo che questo Sinodo ci stimolerà a rimettere la Sacra Scrittura al centro della vita delle nostre comunità. Dalla Messa (con la proclamazione e la predicazione) alla celebrazione dei sacramenti, alla catechesi. A volte assistiamo ad una catechesi scialba, disincarnata, con pochi riferimenti biblici. La mia esperienza mi dice che quando alla gente, anche ai non credenti, si propone la Parola, c'è sempre una scoperta ed una sorpresa, perché in quella Parola c'è Dio che parla all'uomo dei problemi dell'uomo".

mons. Gilberto Donnini