edicola - articoli

Articolo 07/09/2008

FAMIGLIA DIVENTA ANIMA DEL MONDO


È il titolo della terza ed ultima tappa del percorso pastorale diocesano sulla famiglia che viene presentato ufficialmente domani in Duomo dall'Arcivescovo.
Questo titolo sintetizza il tema sul quale vengono invitate a riflettere e ad impegnarsi le comunità cristiane durante il prossimo anno pastorale: la famiglia, pilastro insostituibile per la vita umana e per la società, luogo educativo fondamentale per la formazione umana e cristiana delle persone, ha anche un suo ruolo - proprio come famiglia - per ogni aggregazione sociale, quella, appunto di essere "anima del mondo".
Non si tratta di una visione un po' utopistica , un discorso per anime belle le quali ritengono che basti dire le cose perché queste magicamente si avverino: si tratta di uno sguardo realistico che riconosce tante difficoltà incontrate oggi dai nuclei familiari che vengono talvolta messi a dura prova, ad esempio, dalle stesse condizioni lavorative. C'è una grande difficoltà a trovare posti non precari di lavoro per i giovani, per coloro che intendono costituire una famiglia la quale abbia un minimo di stabilità; c'è difficoltà nel reperire abitazioni a condizioni accessibili.
Una serie di constatazioni che fa dire all'Arcivescovo: ciascuno (a partire dalle istituzioni politiche, sociali, economiche e amministrative) deve assumersi le proprie responsabilità per una politica che sia, non soltanto a parole, a sostegno alla realtà familiare.
Ma, in questa terza tappa del percorso pastorale diocesano, oltre a sottolineare il ruolo decisivo della famiglia nel difendere, promuovere e servire la vita, come un luogo in cui ritrovare un momento di incontro, di dialogo personale di intimità del quale si sente un disperato bisogno, richiama ancora con forza, tra le varie emergenze del giorno d'oggi, quella più urgente e rilevante, che esige attenzione prioritaria: l'emergenza educativa.
Un compito educativo che è inserito nella cultura nella quale viviamo: un contesto frammentato e contraddittorio ma con il quale occorre confrontarsi e verso il quale occorre avere capacità di discernimento e di dialogo. "In questo contesto non facile - scrive l'Arcivescovo - le famiglie e le comunità cristiane non devono rinunciare ad un confronto con la cultura e la mentalità di oggi: devono essere anzitutto luoghi di ascolto critico…per trovare le risposte ai grandi interrogativi sul senso della vita dell'uomo".
Ma questo compito - che potrebbe sembrare difficile e magari, per qualcuno addirittura impossibile con la conseguente tentazione di lasciarsi cadere la braccia - non può essere lasciato alle sole famiglie: è sempre più necessaria una rinnovata alleanza educativa tra famiglia, comunità parrocchiale, mondo della scuola, territorio. Perché educare è un'opera comune che richiede l'impegno di tutti, convergenza su quei valori che sono alla base dello sviluppo personale e della convivenza sociale.
Un compito di tutti ma che non può prescindere dall'impegno della famiglia "anima del mondo" che non può, quindi, non sentire, insieme alle altre realtà coinvolte nel cammino educativo questo impegno come chiamata e come responsabilità. Un compito certamente non facile, ma non impossibile: quando all'impegno della famiglia si somma quello delle altre realtà educative diventa possibile non dichiararsi sconfitti in partenza.

mons. Gilberto Donnini